AVVERSI
La poesia non può ridursi ad un inoffensivo gioco di immagini e parole, se vuol davvero essere una disfatta dell’intelletto. Solo cessando di spargere ghirlande di fiori sulle catene di abitudini e compromessi che legano la nostra esistenza, i suoi autori diventano allegri sabotatori intenti a deragliare ogni senso comune. Una collana di versi contrari, nemici, ostili alle sirene del commercio come ai pifferi della propaganda.